hier ist etwas neues zum Wettskandal es wäre toll wenn ein Italiener Alias Manuel das in kurzfasssung übersetzen könnte.
Udinese-Bari: Bonucci-Pepe assolti. Conte stop fino a giugno
Un gelo senza precedenti, in questi giorni caldi che prevedono per oggi la chiusura del lavoro assai pubblicizzato della Disciplinare sulle sentenze e domani reso noto a tutti. I tempi in cui la Disciplinare andava a braccetto con Palazzi (come il caso Manfredini che gridava vendetta ma fu lasciato prosciogliere dalla Corte di Giustizia) sono un lontano ricordo. Come dire, se son pentiti fioriranno. Andrea Masiello è appassito già in primo grado. Tutte (o quasi) le sue accuse vanno verso il proscioglimento o la derubricazione: Leonardo Bonucci e Simone Pepe assolti, con loro si salvano anche Salvatore Masiello , Nicola Belmonte e l’Udinese che evita la multa. Bilancio di Palazzi su Udinese-Bari: 4 proscioglimenti. Per i giudici quella combine la fece proprio Masiello, da solo o con i suoi amici Carella e Giacobbe . Il castello di Palazzi scricchiola. Bologna-Bari? Il pm federale aveva chiesto 3 anni per Portanova, e un anno per omessa denuncia a Di Vaio . Ma i giudici sembrano voler credere a Portanova («Ho avvertito i compagni...») e per questo lo dovrebbero derubricare in omessa denuncia, salvando l’ex capitano e il Bologna che avrà solo una multa. La pena forte resta su Antonio Conte che da 15 mesi scende a 10 mesi, uno in più del suo vice Angelo Alessio . Lo sgravio è dovuto alla responsabilità relativa alla carica di allenatore. Ma c’è un motivo che rende ancora più pesante la sconfitta del procuratore in questo doppio processo: quanto dice Carobbio (e “de relato” Gervasoni), per la Disciplinare resta credibile, mentre le rivelazioni di Andrea Masiello non sono riscontrate. Anzi, il pentito si è contraddetto in più punti e la differenza l’hanno fatta le conclusioni a cui giunge la procura di Bari. Mentre a Cremona siamo ancora work in progress, in Puglia i pm Laudati e Angelillis sono già arrivati a dama per la Bari 1 e su Masiello non hanno maturato un’opinione così decisiva come il pm Di Martino assegna a Carobbio: «Masiello non è credibile», dice Bari. Ma Palazzi no, ha osato, alzato il tiro, mandando a processo e chiedendo la condanna per diversi tesserati, sulla scorta di dichiarazioni «non riscontrate». Questo sarebbe lo scotto che la giustizia sportiva pagherebbe se i processi venissero fatti a inchiesta penale chiusa. Si va anche verso la retrocessione del Lecce, ma non certo per l’autoaccusa di Masiello: «Ho fatto l’autogol volontariamente», aveva scritto agli inquirenti poco prima di essere arrestato: «La natura auto accusatoria di Masiello risulta priva di fondamento e mirata ad allontanare lo spettro dell’associazione», la chiosa finale scritta sull’ordinanza. Ad inguaiare il Lecce invece sarebbero stati i tabulati e i flussi bancari prodotti dagli inquirenti, non certo la collaborazione di Masiello.
Leggi l'articolo completo sull'edizione odierna di Tuttosport